Il mio primo time-lapse

Quest’anno uno dei miei cactus ha fatto quasi una decina di fiori. Fin da quando ho visto i piccoli boccioli verdi ho pensato ai time-lapse che vedevo nei documentari quando ero bambino. Non sapevo che si chiamassero così, allora. Sembravano delle magie e poi fatti con le pellicole e senza computer, doveva essere difficile e costoso realizzarli. Ho scoperto che invece è più semplice adesso, anche se per l’enorme quantità di scatti che si impiega sarebbe meglio usare macchine più professionali, collaudate per decine di migliaia di scatti. Come dicevo, pensavo sempre di farlo, ma non lo facevo, infatti quest’estate ho aspettato che sbocciassero tutti i fiori e quello in questione era l’ultimo rimasto. Premesso che si aprono una volta al giorno e il fiore dura circa due o tre giorni in pratica avevo solo una possibilità.
È il mio primo time-lapse. È un po’ grezzo e le immagini non sono inquadrate al meglio, ma se dovessi farne degli altri in seguito, saranno sicuramente migliori.