Meraviglioso viaggio (reloaded)

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«Non sei lucano» mi dici
«la mia terra non puoi capire.»
Le tue parole ascolto
e della terra tua sento i suoni.
Capelli e bocca ti guardo
e della terra tua trovo i colori.
Esploro i tuoi lineamenti
e della terra tua scopro le forme.
Attraverso i tuoi occhi,
ciò che non ho mai visto
della tua terra, vedo.
Pur se Lucania il tuo nome non è,
sei un meraviglioso viaggio.

F. G. (19/11/1999)

Rocco

Papaleo

Basilicata on my mind

Amore inavvicinabile (reloaded)

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Amore inavvicinabile

Dapprima impalpabile
poi in progressiva crescita,
un flusso turbolento,
l’illimitata gamma
di fluttuanti sensazioni,
insieme a sé trascina
e dagli argini del fiume
travolgendomi straripa.
Nell’invana attesa
che la tua figura
appaia per porre fine
all’infinito indugio
del promesso incontro.
Il ritardo pur paziente,
stanco di assorbire il tempo,
è, anch’esso, andato via,
mentr’io solitario aspetto.
E perduto nel desiderio d’incontrarti
a nuovo scompiglio m’espongo.

Francesco

Nudi (reloaded)

Il primo post di questo blog (quando era ospitato da Libero) dedicato al fotografo Franco Fontana, mostrava tra le varie foto, alcune che avevano come tema il nudo femminile.
Partendo dal commento di una utente che sosteneva che vengono raffigurate sempre donne nude, troppe, le ho promesso di trattare brevemente il nudo maschile.
Credo che la “Nascita di Venere”, forse, con un nudo maschile non avrebbe avuto lo stesso successo.

Sandro BotticelliNascita di Venere
1482–1485 circa
Tempera su tela
172×278 cm
Galleria degli Uffizi, Firenze

Faccio una carrellata di nudi maschili sia nella pittura che nella fotografia, in modo particolare le foto del barone Wilhelm Von Gloeden, per terminare con dei nudi pubblicitari.

Paul Cezanne
I Bagnanti


Gustav Klimt
Nudo maschile
ca 1883
olio su tela
67,5 x 54 cm
Österreichische Galerie Belvedere, Vienna


Wilhelm von Gloeden

Von Gloeden era un piccolo nobile tedesco del Meclemburgo che, sofferente di quella che sembra essere stata tubercolosi, si trasferì a Taormina in Sicilia nel 1878. Data la sua ricchezza, procurò una considerevole scossa all’economia locale di questa povera zona d’Italia.
Von Gloeden, che aveva iniziato a fotografare ragazzi negli anni ’80 dell’800, ma che aveva anche fatto degli studi per ritratti di contadini del luogo e foto di paesaggi, trasformò il suo hobby in una professione redditizia dopo il 1895, quando la sua famiglia ebbe un crollo economico. Da tempo una celebrità locale a Taormina, il suo lavoro (e i suoi modelli) attirarono in Sicilia personaggi in vista dell’epoca, come Oscar Wilde, il “re dei cannoni” Friedrich Alfred Krupp, Richard Strauss, nonché l’imperatore tedesco Guglielmo II.
La maggior parte dei lavori di von Gloeden si colloca in questo periodo fino allo scoppio della prima guerra mondiale. Le sue idilliache “illustrazioni di Omero e Teocrito”, ovvero fotografie di giovani scarsamente vestiti in pose classiche, vennero anche riprodotte come cartoline e godettero di una certa popolarità come souvenir per turisti.
Wilhelm von Gloeden è noto soprattutto per i suoi studi pastorali di nudo maschile di ragazzi siciliani, di Taormina, che fotografava assieme ad anfore o costumi dell’antica Grecia, per suggerire una collocazione idilliaca nell’antichità.
Da un punto di vista moderno, il suo lavoro è notevole per il suo uso sapiente e controllato dell’illuminazione, così come per l’elegante messa in posa dei suoi modelli. Alla perfezione artistica dei suoi lavori contribuirono anche l’uso innovativo dei filtri fotografici e di lozioni per la pelle di sua invenzione.
La prima esposizione monografica dedicata all’opera di Von Gloeden fu allestita in Italia solo nel 1978, a Spoleto, in occasione del Festival dei Due Mondi. (da: it.wikipedia.org)


Wilhelm von Gloeden
Ragazzo che suona il flauto di Pan (dettaglio)
ca. 1900

Wilhelm von Gloeden
n. 0153
da: Amore e arte, p. 38

Wilhelm von Gloeden
Giovani pescatori

Melodie della mente (reloaded)

Piano b.
Graphics: Francesco Giannotti

Melodie della mente *

In cammino tra ebano e avorio
Sguardo di gatto nero
tra carezze di tulle bianchi.
Alternate melodie.
Danzano ballerine
tra sommesse vestiture
e saltanti danzatrici.
Melodie della mente.

* Non è una poesia, ma la “descrizione di un’immagine mentale”.

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